Abstract

Aquileia fu una delle città più importanti del'Impero Romano durante il II secolo d. C. Aveva raggiunto una popolazione considerevole ed era diventata un'importante centro commerciale con l'attiguo porto fluviale collegato tramite canalizzazioni al mare. Durante le invasioni barbariche gran parte della popolazione si trasferì nell'isola di Grado. Il declino della città proseguì durante l'epoca moderna con la fine del potere temporale del patriarcato.

Rilievo metrico e ricostruzione virtuale

L'Università di Trieste, sotto la direzione della prof.ssa Fontana, ha indagato l'area di via Gemina nel 2005 dove è stata portata alla luce la Casa dei Putti Danzanti. Le attività di rilievo condotte dal Politecnico di Torino hanno compreso l'aggiornamento e la georeferenziazione della carta archeologica dell'intera città e il rilievo fotogrametrico, LiDAR e GNSS dell'area di via Gemina, costituita da una villa con botteghe che si affacciano sul cardo. I dati geometrici sono stati rielaborati al fine di ottenere una ricostruzione virtuale del fronte verso la strada comprendente le botteghe. La modellazione 3D ha integrato i dati geometrici e raster al fine di ottenere una ricostruzione il più rigorosa possibile degli edifici.

Articolo originale

"Modello ricostruttivo della via porticata" in Aquileia, l’insula tra foro e porto fluviale a cura di F. Fontana, Edizioni Università di Trieste 2017.